Germana Carillo 100 robot mangiarifiuti che producono pre-compost: finalmente arrivano a Gaggi, in Sicilia, a conclusione del progetto dell'Istituto di ricerca Irssat "No Waste"
100 robot mangiarifiuti che producono pre-compost: finalmente arrivano a Gaggi, in Sicilia, a conclusione del progetto dell’Istituto di ricerca Irssat “No Waste“, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+.
L’iniziativa segue lo scopo preciso di sviluppare e testare in tre piccole aree urbane – Gaggi, ma anche Melilli e Castelmola – un nuovo sistema di gestione di rifiuti in cui svolge un ruolo centrale un elettrodomestico, grande la metà di una lavastoviglie, brevettato dall’istituto di ricerca catanese.
COS’ È IL ROBOT – Lo speciale elettrodomestico ha la caratteristica di triturare e trattare la frazione organica dei rifiuti con l’aiuto di speciali enzimi e producendo del pre-compost. Questo pre-compost verrà ritirato ogni 10/15 giorni per poi essere destinato alla produzione di bio-fertilizzante per agricoltura. Due i vantaggi evidenti rispetto al ciclo dei rifiuti: il contenimento dei costi di trasporto e la trasformazione dell’umido da rifiuto in risorsa.
Secondo studi dell’Irssat, l’impiego del robot No Waste in una comunità di 10/15 mila persone produrrebbe una resa annua energetica del valore di circa 70/100mila euro/anno, applicando le attuali tariffe degli enti di gestione in Italia.
“La consegna dei robot al comune di Gaggi – afferma il presidente dell’Irssat, Giuseppe Lo Bianco – rappresenta un ulteriore ed importante test per verificare l’applicabilità del ciclo No Waste su larga scala. Si tratta di un importantissimo traguardo centrato nonostante le enormi difficoltà riscontrante nel corso di quest’anno e che segna il successo della progettualità e della tenacia dell’istituto“.
Tutti risultati, quelli conseguiti, ritenuti importanti anche dalla Commissione Europea che ha inserito il progetto “No Waste” fra le buone pratiche in tema di eco innovazione.
Germana Carillo
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