I 5 peggiori ecomostri e i reati che stanno uccidendo i nostri mari

Il nostro mare, inquinato, saccheggiato, rubato ai suoi abitanti, trasformato da blu a nero per colpa degli scarichi abusivi e degli sversamenti di idrocarburi. E non si tratta di eccezioni. Ogni giorno, tra mare e costa nel 2013 sono state accertate 40 infrazioni, per un totale di 14.504

Il nostro mare, inquinato, saccheggiato, rubato ai suoi abitanti, trasformato da blu a nero per colpa degli scarichi abusivi e degli sversamenti di idrocarburi. E non si tratta di eccezioni. Ogni giorno, tra mare e costa nel 2013 sono state accertate 40 infrazioni, per un totale di 14.504.

Sono queste alcune delle cifre emerse dal dossier di Legambiente Mare Monstrum 2014, a conferma del fatto che il numero di reati, costante negli ultimi 4 anni, è in aumento. Rispetto al 2012 si registra un incremento complessivo del 7,3%, mentre l’aumento più significativo di reati si è riscontrato nel settore della depurazione con un’impennata del 26%. L’unica eccezione riguarda il ciclo illegale del cemento, calato del 15,8%, ma con la cifra più alta del business del “mare illegale”, oltre 266 milioni di euro.

Reati accertati non compiuti. La cifra, già elevata di per se, parla infatti solo di quelli che le forze dell’ordine hanno portato alla luce.

I reati. Di esse, quasi la metà, il 42% è data dalla pesca di frodo: solo lo scorso anno, è stato sequestrato oltre 1 milione e 600 mila chilogrammi di pescato. Più del 22% dei reati (3.264) riguarda, invece, lo scarico abusivo in mare a causa di mala depurazione e scarichi fognari e per lo sversamento di idrocarburi. Quasi il 19% (2.742 reati) è stato registrato nel campo della violazione del codice della navigazione e il 16,6% nel ciclo del cemento, con beni 2.412 accertati.

Nikola Tesla2

Dove. Le regioni dove è stato compiuto il maggior numero di illegalità sono Puglia, Campania, Sicilia, Calabria e Veneto. La Sicilia è al primo posto, con addirittura un aumento delle infrazioni accertate passate dalle 1.045 del 2012 alle 1.190 del 2013 per la pesca di frodo. Ma l’aumento delle infrazioni riguarda tutte le regioni italiane: la Campania è passata da 668 a 865, il Veneto da 188 a 399, l’Abruzzo da 85 a 184. Nel 2013 oltre 130 tonnellate di tonno rosso sono state pescate illegalmente da pescherecci italiani e sequestrati dalla Guardia costiera.

mare monstrum 2014

Primato negativo della Sicilia anche nella graduatoria dei reati legati al ciclo del cemento, con 386 infrazioni accertate (il 16% del totale), quasi 500 persone denunciate e 189 sequestri effettuati nel corso del 2013. Seguono la Puglia, con 373 reati, e la Campania, con 363, la Calabria, con 314 infrazioni, e la Sardegna, con 300. Le prime cinque regioni in classifica detengono il 71,9% degli illeciti totali, dove l’abusivismo edilizio è la prima e più diffusa pratica.

illegalita ciclo cemento

Lungo i 1.484 chilometri di costa siciliana ci sono migliaia di immobili fuorilegge, con litorali rubati al mare e invasi dal cemento, da Marsala a Catani, dalle Eolie a Lampedusa.

La top 5 degli ecomostri 2014: gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, l’albergo sulla scogliera di Alimuri a Vico Equense, in provincia di Napoli, il villaggio di Torre Mileto a Lesina in provincia di Foggia, lo scheletro dell’Aloha mare ad Acireale nel catanese, le 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna, a Crotone.

top 5 ecomostri

Vedere da vicino come sta il nostro mare. Domani partirà da Savona Goletta Verde di Legambiente, che effettuerà un monitoraggio di 200 punti critici legati a problemi di depurazione. Ben 32 tappe, da nord a sud lungo la costa, prelevando campioni d’acqua e analizzandole. Il giro si concluderà il 14 agosto in Friuli Venezia Giulia. “Purtroppo lo scempio a danno di mare e coste continua di anno in anno – ha detto Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – e la Goletta Verde, che da 29 anni compie il periplo delle coste italiane, continuerà a denunciarlo nel corso del suo viaggio, ma non si risparmierà dal premiare chi ha saputo tutelare il territorio dalle varie forme di sfruttamento. La protezione e la valorizzazione del territorio passeranno anche per eventi mirati all’informazione e alla sensibilizzazione dei cittadini e delle amministrazioni locali”.

Francesca Mancuso

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