È col cavolo che si cura la pressione alta

Solo in Italia sono più di 10 milioni le persone impegnate quotidianamente nel tentativo di tenere a bada la pressione alta. Per loro arriva dall'Inghilterra la notizia che da oggi possono contare su un alleato in più, anzi due: cavolo e broccolo. Bistrattati dal linguaggio comune e dai vicini di chi li adora invece cucinare, questi due ortaggi dall'inconfondibile odore e dalle infinite proprietà contribuirebbero a combattere l'ipertensione.

Solo in Italia sono più di 10 milioni le persone impegnate quotidianamente nel tentativo di tenere a bada la pressione alta. Per loro arriva dall’Inghilterra la notizia che da oggi possono contare su un alleato in più, anzi due: cavoli e broccoli. Bistrattati dal linguaggio comune e dai vicini di chi li adora invece cucinare, questi due ortaggi dall’inconfondibile odore e dalle infinite proprietà contribuirebbero a combattere l’ipertensione.

Merito a quanto pare dell’acido glutammico presente in alte percentuali in queste verdure, ma anche, ad esempio, nella soia e nei cereali integrali.

A dimostrarlo, una ricerca dell’Imperial College di Londra coordinata dal dottor Ian Brown e pubblicata su Circulation – la rivista dell’American Heart Association – che ha analizzato la dieta di 4.680 persone tra i 40 e i 59 anni, provenienti da Gran Bretagna, Usa, Giappone e Cina.

Lo studio ha constatato come nei soggetti che assumevano molte proteine vegetali tra qui questo aminoacido, la pressione sanguigna diminuisse notevolmente. Nonostante la soddisfazione, tra i ricercatori regna la cautela e così, va benissimo abbuffarsi di cavoli e broccoli, ma senza sperare che fungano da “bacchetta magica” per la cura dell’ipertensione di cui, comunque, l’alimentazione sana e ricca di verdure ne rappresenta un elemento imprescindibile.

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