Pesticidi neonicotinoidi: firma la petizione per salvare le api

Petizione per salvare le api. I pesticidi neonicotinoidi sono stati ufficialmente dichiarati da parte dell’EFSA come causa di inquinamento ambientale e fattore determinante della moria delle api. La conferma della pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi potrebbe però non essere presa in considerazione da parte della Commissione Europea, che si riunirà domani, giovedì 31 gennaio, per deliberare in proposito.

I pesticidi neonicotinoidi sono stati ufficialmente dichiarati da parte dell’EFSA come causa di inquinamento ambientale e fattore determinante della moria delle api. La conferma della pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi potrebbe però non essere presa in considerazione da parte della Commissione Europea, che si riunirà domani, giovedì 31 gennaio 2013, per deliberare in proposito.

Gli effetti devastanti dei pesticidi neonicotinoidi sono stati confermati da parte dell’EFSA tramite la divulgazione di tre rapporti scientifici che ne evidenziano la pericolosità letale per le api. Nel valutare quanto comunicato da parte dell’EFSA, si teme che la Commissione Europea possa decidere di non adottare un provvedimento definitivo e fondamentale, consistente nel divieto assoluto dei pesticidi neonicotinoidi all’interno dell’Unione Europea.

Il maggiore timore riguarda le eventuali pressioni che la Commissione Europea potrebbe ricevere da parte dei produttori di pesticidi. Sarà l’Europa a dover deliberare la questione, ma non per questo ai cittadini è negata la possibilità di intervenire in supporto dell’abolizione dei neonicotinoidi, tramite la sottoscrizione di una petizione.

Tramite Change.org, infatti, l’Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani ha presentato una petizione per chiedere all’Europa e all’Italia di vietare l’impiego di pesticidi neonicotinoidi. Si tratta di una mobilitazione partita contemporaneamente anche in Austria, Francia, Inghilterra e Germania. Per l’Italia l’appello è rivolto a Renato Balduzzi, Ministro della Salute, Mario Catania, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e Corrado Clini, Ministro dell’Ambiente.

Non si tratta del primo appello che in Italia viene lanciato al fine di bandire definitivamente l’impiego di pesticidi neonicotinoidi. Già in precedenza la salvaguardia delle api era stata posta in prima linea dalla presentazione di un appello volto a vietare l’utilizzo di neonicotinoidi in qualsiasi ambito, non soltanto per quanto concerne la concia del mais, poiché:

“in qualsiasi periodo vengano utilizzati, sotto qualsiasi forma, questi insetticidi sistemici restano nella linfa della pianta e le api hanno infinite possibilità di entrarne in contatto: attraverso nettare, polline e l’essudazione della pianta, per melata, guttazione o rugiada”.

Non possiamo dunque che sperare che la Commissione Europea prenda in considerazione l’allarme dell’Efsa (nonostante l’Efsa stessa in sé non si sia rivelata nel corso del tempo priva di contraddizioni) ed agisca di conseguenza vietando sia l’impiego e la vendita dei neonicotinoidi già in commercio, sia l’autorizzazione di nuovi analoghi pesticidi sistemici.

Nel frattempo, in Gran Bretagna, una vera e propria campagna per la salvezza delle api è stata condotta da parte del gruppo Friends Of The Earth, che con l’iniziativa “Bee Cause” ha portato alla raccolta di 64 mila firme per fermare il declino della popolazione delle api. Il risultato maggiore ottenuto riguarda la decisione intrapresa da parte di B&Q e Wickes, due delle più importanti catene di vendita britanniche dedicate al fai-fa-te e al giardinaggio, di bloccare il rifornimento dei propri magazzini relativamente a quei prodotti che hanno provocato la moria delle api nel Regno Unito. Friends of the Earth continuerà a battersi in modo che alternative ai neonicotinoidi, sicure per le api, vengano messe a disposizione di giardinieri e agricoltori.

Firma qui la petizione “Messa al bando dei pesticidi neonicotinoidi per salvare le api”.

Marta Albè

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