In Sardegna arrivano le prime serre fotovoltaiche d’Italia

Le serre della Sardegna saranno presto coperte da pannelli fotovoltaici, grazie ad un’iniziativa della regione, che per prima in Italia ha firmato un decreto per regolamentare l’utilizzo e l’installazione di impianti per produrre energia solare fotovoltaica nelle serre.

Le serre della Sardegna saranno presto coperte da pannelli fotovoltaici, grazie ad un’iniziativa della regione, che per prima in Italia ha firmato un decreto per regolamentare l’utilizzo e l’installazione di impianti per produrre energia solare fotovoltaica nelle serre.

Lo ha reso noto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, che ieri ha illustrato il progetto a Cagliari di fronte alle organizzazioni agricole: Cia, Coldiretti e Confagricoltura e dell’En.ri, il Comitato regionale per le energie rinnovabili.

Nella fattispecie il decreto appena firmato fissa i criteri per la realizzazione di una serra fotoltaica effettiva, in particolare disciplina e definisce:

1. la qualifica di imprenditore agricolo;

2. la capacità agricola adeguata;

3. il livello di illuminamento pari o superiore al 75%.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, c’è soprattutto il rilancio della multifunzionalità energetica, per permettere così agli agricoltori di avere un’integrazione del reddito, ma anche l’abbattimento dei costi di produzione, che sono alti soprattutto nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento delle serre, e il risultato decisamente positivo a livello di impatto ambientale.

L’obiettivo che la Regione Sardegna si pone in termini di sviluppo nel corso dei prossimi 3 anni (a regime) di 500 Mw in agricoltura con le serre fotovoltaiche – ha commentato l’assessore Prato – nasce dalla presa di coscienza dell’opportunità di promuovere la multifunzionalità agricola e il rilancio di un comparto vitale per la nostra economia. Ci sono poi altre ricadute da non sottovalutare: un impatto ambientale pari a zero (500 MW equivalgono a 181 tonnellate di petrolio e a una mancata emissione nell’atmosfera di Co2 pari a 543 tonnellate), una produzione agricola competitiva a costi più bassi e gli effetti positivi sull’occupazione visto che i nuovi lavoratori diretti sarebbero circa 6mila” (8 addetti per ettaro di serra)
Istallare 500 Mw di serre fotovoltaiche infatti porterà benefici non solo alle aziende agricole. Come si può leggere nella scheda tecnica del comunicato ufficiale, infatti, “ogni MW corrisponde a 1,5 Ha di serre, pertanto con 500 Mw ci sarebbero sul territorio circa 700 ha di serre che, se equamente distribuite nel territorio regionale, comporterebbero un risultato di circa 2 ha di serre per Comune, con un impatto ambientale pari allo zero“.

L’operazione porterebbe inoltre alla produzione del 300% in più del fabbisogno dell’energia elettrica che significherà, una volta immessa in rete, anche un risparmio energetico per le famiglie.

Verdiana Amorosi
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