Bayer e Monsanto: via libera al colosso dell’agrochimica dagli Usa di Trump

Matrimonio Bayer-Monsanto, arriva il via libera anche degli Stati Uniti. L'approvazione da parte dell'antitrust statunitense permetterà dunque l'acquisizione da parte di Monsanto per una cifra pari a 66 miliardi di dollari, dando vita al più grande produttore al mondo di sementi e prodotti chimici agricoli

Matrimonio Bayer-Monsanto, arriva il via libera anche degli Stati Uniti. L’approvazione da parte dell’antitrust statunitense permetterà dunque l’acquisizione da parte di Monsanto per una cifra pari a 66 miliardi di dollari, dando vita al più grande produttore al mondo di sementi e prodotti chimici agricoli.

Bayer ha ora ottenuto quasi tutte le autorizzazioni necessarie a chiudere la transazione. La fusione sembra dunque più vicina, mancano solo i pareri degli antitrust di Messico e Canada ormai dati per certi. Entro il 14 giugno le nozze dovrebbero essere celebrate, visto che fino a quella data Monsanto avrebbe teoricamente il diritto di fare un passo indietro e trovare un acquirente disposto a pagare di più di Bayer.

L’ostacolo Usa è stato superato. Il colosso tedesco dell’agrochimica ha ottenuto l’approvazione del Dipartimento alla giustizia di Washington dopo quasi 2 anni di revisione. Ma, per eliminare gli ostacoli normativi, Bayer ha accettato di vendere circa 9 miliardi di dollari di attività e beni agricoli al colosso chimico BASF, cosa che avverrà tra circa due mesi.

Le attività comprendono le aziende di sementi di canola, soia e semi di ortaggi di Bayer, così come il commercio di erbicidi Liberty, tutti prodotti che attualmente competono con quelli di Monsanto.

Il pacchetto è il più grande del suo genere negli Stati Uniti e può quindi dare un’idea degli enormi interessi economici alla base della fusione tra Bayer e Monsanto.

Una volta concluso l’accordo, tre colossi mondiali domineranno l’industria agricola mondiale, una prospettiva che non può non destare preoccupazione. Le due aziende potrebbero commercializzare circa un quarto dei fitofarmaci venduti a livello mondiale. Inoltre potrebbero avere un ruolo di primo piano nel settore statunitense dei semi di soia e di cereali. Per non parlare della diffusione di OGM, del maggiore impiego di pesticidi ed erbicidi, non ultimo il glifosato.

“La ricezione dell’approvazione del DOJ ci avvicina al nostro obiettivo di creare un’azienda leader nel settore agricolo”, sono le parole del CEO di Bayer Werner Baumann. “Vogliamo aiutare gli agricoltori di tutto il mondo a coltivare alimenti più nutrienti in modo più sostenibile”.

Anche l’Europa ha dato il proprio via libera alla fusione. Possiamo solo incrociare le dita e sperare che le conseguenze siano meno gravi rispetto a quanto ipotizzato.

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Francesca Mancuso

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