Nascono i Distretti del Biologico per tutelare l’agricoltura di montagna

Da un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e Città del Bio nascono i Distretti del Biologico, pensati per salvaguardare l’agricoltura di montagna, i territori e le popolazioni montane. L’iniziativa nasce nell’ambito della Convenzione delle Alpi.

Da un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e Città del Bio nascono i Distretti del Biologico, pensati per salvaguardare l’agricoltura di montagna, i territori e le popolazioni montane. L’iniziativa nasce nell’ambito della Convenzione delle Alpi e in vista di Expo 2015.

Ecco allora la firma del protocollo di intesa da parte del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che dà inizio ad una collaborazione tra il Ministero e Città del Bio. In particolare ci si occuperò di dare supporto alla filiera produttiva dei prodotti agricoli tipici delle zona di montagna.

Si parla di produzione agricola ma anche di trasformazione dei prodotti, di iniziative per il commercio, per la ristorazione e per la promozione dell’ospitalità nei confronti dei turisti. Come ha ricordato il ministro Galletti, il patrimonio montano italiano rappresenta circa il 50% del Paese ed esprime una ricchezza unica al mondo in termini di biodiversità, qualità agroalimentare e cultura del territorio.

Tutti aspetti che serviranno a promuovere lo sviluppo rurale e ad incentivare le attività montane, in modo da contenere il fenomeno dell’abbandono delle zone di montagna, in particolare da parte dei giovani.

La nascita dei distretti sarà accompagnata da un progetto molto interessante: Adotta una Valle Bio, pensato per creare una nuova alleanza tra produttori biologici delle zone montane e consumatori che vivono sia in montagna che in città e che sono alla ricerca di alimenti naturali da portare in tavola.

Come spiega il protocollo, l’obiettivo principale consiste nel sostenere le realtà che si impegnano nel recupero e nella salvaguardia ambientale delle aree montane, nella difesa di varietà vegetali e animali a rischio di estinzione e nella conservazione di sistemi di produzione storici di particolare pregio, favorendo la nascita di comunità del cibo partecipate dai co-produttori.

La chiave per una crescita economica locale e sostenibile sarà rappresentata da un nuovo binomio tra agricoltura biologica e turismo responsabile. Ecco dunque che il supporto alla produzione bio potrà trasformarsi per i visitatori dei luoghi montani in un’occasione di riscoperta di prodotti tipici coltivati in modo genuino.

Scarica qui il Protocollo di intesa per la nascita dei Distretti del Biologico.

Marta Albè

Fonte foto: cliclavoroveneto.it

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