Cambio di stagione: i 5 modi per “riciclare con stile” i vostri vecchi vestiti

Se avete approfittato delle vacanze di Pasqua per cominciare a fare spazio nell'armadio a canottierine, vestititi, T-shirt e, in generale, agli abiti per l'estate che avanza, vi sarete resi conto che buona parte dei vestiti che avreste dovuto sfoggiare quest'inverno non sono mai stati utilizzati. La domanda sorge spontanea e si ripete ogni anno sempre uguale in ogni cambio di stagione. Che farne? Ecco 5 semplici consigli per evitare che le discariche di tutta la penisola si riempiano di tonnellate di capi di vestiario usati e non.

Il cambio di stagione è l’incubo di tutti che ogni sei mesi si ripropone sempre uguale. La domanda che dovreste porvi mentre fate spazio ai nuovi abiti e riponete quelli della stagione passata è sicuramente una: questa t-shirt, canotta, jeans ecc.. ecc…l’avete mai messa almeno una volta?

Se la risposta è no, a quel punto sorge un’altra domanda: cosa farne?

Le ipotesi sono varie, ma di certo una che sconsigliamo vivamente è quella di riporli di nuovo perché tanto il prossimo anno state certi che non li metterete comunque, ma avrete fatto la doppia fatica di sistemarli nuovamente.

La soluzione non è di certo, neanche quella di ispirarvi alle grandi catene di abbigliamento. Di H&M e della sua politica di distruggere i capi di vestiario non venduti invece di donarli in beneficenza per mantenere “l’integrità del marchio” ne avevamo già parlato, ma non avevamo affrontato l’argomento di come altri rivenditori di vestiti e non solo NewYorkesi adottassero tale metodo per “far fuori”, letteralmente, le rimanenze di magazzino.

A quanto pare anche i grandi magazzini Walmart hanno optato per una politica simile ovvero quella di distruggere regolarmente le merci di alta qualità rimaste invendute. E la cosa non si ferma qui: sempre a New York l’estate scorsa il dipartimento di polizia ha preso in affitto un trituratore industriale per distruggere capi d’ abbigliamento (ma anche biancheria intima e calzature) che erano stati sequestrati in un raid sulle operazioni di contraffazione di etichetta, dopo averli utilizzate come prove in giudizio. Dunque, la città preferisce bruciare indumenti piuttosto che donarli ai milioni di poveri che si aggirano per suoi i quartieri.

Sperando che il virus della “moda usa e getta” che sta infestando New York non si espanda anche nelle nostre città e contemporaneamente per dare tregua ai nostri armadi, ecco qualche idea per evitare che le discariche di tutta la penisola si riempiano di tonnellate di capi di vestiario usati e non.

Donazione in beneficenza

In questo modo almeno quei vestiti che proprio non ci piacciono più o che non riusciamo più a farci entrare avranno la possibilità di essere apprezzati da qualcuno che li amerà non tanto per l’estetica, ma per la loro funzionalità.

Per qualche euro in più..

Attraverso eBay o altri portali on-line milioni di persone trascorrono le loro giornate a guadagnare rivendendo i loro vestiti che non usano più. Se avete capi di vestiario in buone condizioni e magari ancora con l’etichetta, perché non provare? Se l’e-commerce non fa al caso vostro potete ricorrere sempre ai mercatini dell’usato conto terzi che sorgono ormai in tutte le città del Belpaese.

Lasciare che qualcuno..ci guadagni

Ci sono moti negozi “vintage” che rivendono abiti e accessori usati, magari potreste approfittarne e chissà che quell’ abito che per voi era “inguardabile” per altri sia particolarmente chic?

Swap-party

Se avete voglia di una serata “in grande stile” perché non organizzare uno Swap-party? Avrete l’occasione di riordinare il vostro guardaroba divertendovi!

Riciclo Creativo

Se avete dimestichezza con ago e filo o almeno con una macchina da cucire, potreste trasformare il vostro vecchio vestito o la vostra camicia ormai old-style in qualcosa di nuovo e piacevole, magari inserendo semplicemente qualche paillettes. Se invece il vostro paio di denim preferito ha buchi alla ginocchia, è ormai logoro ma non riuscite a separarvene ecco alcune idee per riciclare creativamente i vostri vecchi jeans!

Ma se proprio non c’è alcun rimedio per rendere attuali o lontanamente amabili vecchie T-Shirt, pantaloni, gonne ecc..almeno potreste seguire le orme della nonna e trasformarli in…stracci per le pulizie!

Gloria Mastrantonio

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