Eco-Natale: i consigli anti-spreco, dai pacchetti alla differenziata

Dai pacchi regalo ai pranzi e ai cenoni, un vademecum per festività a basso impatto ambientale

Un Natale sostenibile? Possibile, se tutt* siamo più attenti a cosa e, soprattutto, a quanto compriamo.

Se davvero ci dà soddisfazione spendere e spandere in cibi di ogni sorta e in regali e regalini da spargere tra amici e parenti, almeno diamo un occhio a come lo facciamo. Anche un regalo impacchettato in maniera “sostenibile” o fatto con le nostre mani o un cenone preparato ad hoc per il bene del Pianeta fanno la loro stupenda figura.

Dal confezionamento dei doni, quindi, alle diverse occasioni di convivialità, tanti e vari sono i modi di mettere in pratica alcuni accorgimenti per rendere queste feste più sostenibili, per l’ambiente e anche per le nostre tasche,

Da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica) arrivano alcuni consigli su come trascorrere un vero Natale sostenibile.

1. Pacchetti. Via carte comprate all’ultimo secondo, ma create dei pacchetti sostenibili e creativi a partire da oggetti e imballaggi in carta, cartone e cartoncino che non si usano più. Per dare vita a confezioni natalizie fai-da-te basta sbizzarrirsi con vecchi cesti, vassoi o cassette della frutta, confezioni in cartoncino e sacchetti in cartone, carte geografiche, vecchi giornali, ma anche il cartoncino cannettato delle confezioni di biscotti. Li potete “Uso e Riuso: il design per il pack in carta e cartone”, una raccolta di casi degli imballaggi di carta e cartone che Matrec (Osservatorio Internazionale per l’Innovazione Sostenibile di Materiali e Prodotti) ha curato per Comieco, e dove si trovano spunti per la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti creati con gli imballaggi cellulosici “ri-utilizzati”.

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2. Pranzi e cene. Seguite sempre le regole di buon senso per ottimizzare la conservazione dei prodotti grazie alle proprietà dei packaging e fate bene la raccolta differenziata. Per garantire un’ottimale conservazione degli alimenti bisogna ricordare che:

Frutta e verdura non deperiscono più rapidamente nel loro imballaggio originale: il prodotto va conservato come lo si è comperato. Ricordatevii di riporlo in frigorifero se quando lo si è acquistato era in fresco.
Leggere sempre con molta attenzione le etichette, in particolare la data di scadenza (sia all’acquisto una volta riposti in dispensa) e le istruzioni per la conservazione e l’uso (non solo sui prodotti che acquisti per la prima volta, ma anche su quelli abituali).
• Non fare tagli o buchi alle confezioni.
• Utilizzare i supporti indicati o forniti per richiudere l’imballo una volta aperto.

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Continuiamo con le sette regole sulla raccolta differenziata di qualità “edizione speciale”

1. Antipasti: tipica di affettati e formaggi, ricordate che la carta oleata solitamente non si ricicla e va quindi nell’indifferenziata, a meno che non sia formata da parti separabili, come carta e plastica. In questo caso, potete separare i materiali e riporli distintamente nella raccolta differenziata
2. Primi: la carta da forno va anch’essa, in genere, nell’indifferenziata
3. Secondi: bisogna separare la confezione di cartone dall’involucro che contiene cotechino o zampone!
4. Dolci: non è Natale senza panettone, pandoro o torrone. Anche in questo caso, separare la confezione in cartone dal cellophane che avvolge il dolce.
5. Tovaglioli usati: riporli nell’umido
6. Se si festeggia fuori casa, ricordatevi che gli scontrini non vanno nel raccoglitore della carta, ma, trattandosi di carta chimica, vanno messi nell’indifferenziata.
7. Gli imballi stanno evolvendo: controllare sempre sulla confezione. Anche rispetto all’ultimo acquisto, alcuni possono essersi trasformati ed essere pronti per la raccolta della carta o dell’umido

Se mangiate fuori casa? Non temete a chiedere la classica doggy bag se avanza cibo o vino.

E quanto ai nostri bambini? Beati loro, cresciuti nella bambagia!, ma troppo spesso noncuranti della fortuna che hanno. Mio figlio ha fatto una lista lunga così di cose da chiedere a Babbo Natale, gli abbiamo spiegato che non può avere tutto e che non sarebbe giusto nei confronti di molti altri bambini del mondo. Risultato? Ha scelto insieme a noi cosa devolvere a un’associazione onlus presente in Africa e in cambio riceverà un attestato con tanto di fotina in ricordo di un piccolo ma immenso gesto di solidarietà.

Buon Natale!

Germana Carillo

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