Gli abiti biodegradabili ottenuti dalla coltivazione dei funghi (FOTO)

Dalla coltivazione dei funghi si può ottenere un tessuto ecologico adatto alla creazione di abiti. Lo ha sperimentato la stilista olandese Aniela Hoitink.

Dalla coltivazione dei funghi si può ottenere un tessuto ecologico adatto alla creazione di abiti. Lo ha sperimentato la stilista olandese Aniela Hoitink.

Di recente ad Amsterdam ha dato vita ad un abito 100% biodegradabile, amico dell’ambiente e della pelle, utilizzando solo dei funghi coltivati su piccoli dischi. Unendo i dischi tra loro ha ottenuto un tessuto a dir poco sorprendente che è risultato adatto alla creazione di un vero e proprio abito.

La crescita dei funghi (miceli) ha richiesto una settimana e mezza e i piccoli dischi utilizzati per ottenere il primo vestito sono in tutto 350. Il vestito non richiede i classici interventi di taglio o di cucito e non ci sono materiali di scarto. L’abito è compostabile quando non viene più utilizzato dato che è formato solamente da materiali naturali e biodegradabili.

Per creare dischi perfetti su cui coltivare i funghi la stilista ha dovuto unire tecnologia e microbiologia. I funghi le sono stati forniti dall’Università di Utrecht. Si moltiplicano molto rapidamente e in pochi giorni danno vita ad un tessuto facilmente utilizzabile. Questo tipo di tessuto non contiene sostanze tossiche.

Fino a questo momento dei materiali simili erano stati sperimentati dall’industria alimentare per la creazione di imballaggi biodegradabili ma mai nell’alta moda. La stilista ha sviluppato una tecnica che permette al tessuto di risultare ancora morbido e flessibile anche una volta asciutto. La composizione del vestito è tridimensionale e molto scenografica.

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Aniela ha lavorato per 12 anni in diverse case di moda prima di fondare il proprio marchio e ora è davvero soddisfatta di poter proporre un’innovazione sostenibile in questo settore. Il materiale ottenuto è comodo da indossare ed è già stato apprezzato da molte persone. Siamo dunque curiosi di scoprire se il mondo della moda accoglierà e sfrutterà questo tipo di evoluzione nella creazione dei tessuti.

Marta Albè

Fonte foto: Aniela Hoitink

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