Frutta e verdura battono la carne sulle nostre tavole

La spesa per frutta e verdura degli italiani raggiunge i 98,55 euro al mese per famiglia, sorpassa quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie

Sempre più frutta e verdura sulle tavole degli italiani! E meno carne… I consumi hanno raggiunto nel 2016 circa 320 chili a testa, ben 3 chili in piu’ rispetto all’anno precedente.

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, che mette in luce come gli acquisti delle famiglie italiane siano aumentati del 2% rispetto al 2015, anno in cui si erano fermati a quota 8,1 milioni di tonnellate di cui 4,5 milioni di frutta e 3,7 milioni di verdure, solo di prodotto fresco.

Il frutto più consumato sono le mele, ma al secondo posto ci sono le arance, sul podio degli ortaggi preferiti dagli italiani salgono nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/indivie.

L’andamento positivo dei consumi è spinto soprattutto alle preferenze alimentari dei giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che la spesa per frutta e verdura degli italiani raggiunge i 98,55 euro al mese per famiglia, sorpassa quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo, secondo gli ultimi dati Istat.

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Purtroppo, però, continuano a pesare molto anche gli sprechi, dovuti soprattutto alla deperibilità del prodotto. La stima è di quasi 1 frutto su 4 che finisce nel bidone.

Cosa fare per diminuire gli sprechi di frutta e verdura?

  • Effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo
  • scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio
  • verificare l’etichettatura
  • preferire le produzioni e le varietà locali da acquistare direttamente dai produttori o nei mercati degli agricoltori
  • preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali
  • prediligere frutti interi che si conservano più a lungo
  • porre la frutta lontana da fonti di calore
  • stenderla sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze

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“L’Italia ha le risorse per cogliere le opportunità che vengono dal prepotente affermarsi di nuove tendenze salutistiche in Italia e all’estero dove il Made in Italy ha un valore aggiunto in piu’” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un trend positivo spinto dai riconoscimenti attribuiti a livello mondiale alla dieta mediterranea il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Roberta Ragni

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