Caraffe filtranti: facciamo chiarezza. Ecco cosa prevede il nuovo decreto

Negli ultimi tempi le caraffe filtranti sono state al centro di diverse accuse, tra cui quella di poter peggiorare la qualità dell’acqua potabile, eliminando indistintamente sia le sostanze dannose che gli elementi benefici presenti nell’acqua potabile. Esse sarebbero inoltre state vendute senza particolari controlli e in base a disposizioni obsolete, inadeguate per la salvaguardia della salute. E’, oppure è stato, davvero così? Ciò che sembra certo è che, a seguito dalla pubblicazione dell’ultimo decreto in materia, ogni consumatore possa acquistare in totale sicurezza qualsiasi sistema di affinaggio dell’acqua attualmente in vendita.

Negli ultimi tempi le caraffe filtranti sono state al centro di diverse accuse, tra cui quella di poter peggiorare la qualità dell’acqua potabile, filtrando indistintamente sia le sostanze dannose che gli elementi benefici presenti nell’acqua potabile. Esse sarebbero inoltre state vendute senza particolari controlli e in base a disposizioni obsolete, inadeguate per la salvaguardia della salute. È, oppure è stato, davvero così? Ciò che sembra certo è che, a seguito dalla pubblicazione dell’ultimo decreto in materia, ogni consumatore possa acquistare in totale sicurezza qualsiasi sistema di affinaggio dell’acqua attualmente in vendita.

Il DM 443/90 è stato sostituito dal DM 25 del 27 febbraio 2012, che introduce le nuove “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano“. L’importanza del nuovo decreto ministeriale viene sottolineata dall’associazione Aqua Italia, in relazione alle norme che tutelano i consumatori nell’acquisto di dispositivi per il filtraggio dell’acqua, comprese le caraffe, a cui le più recenti normative non mancano di fare riferimento.

Il decreto, introdotto dal Ministero della Salute, garantisce come produttori e distributori siano tenuti a mettere in commercio dispositivi ed apparecchiature che siano in grado di assicurare le prestazioni promesse lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, che deve essere trattato secondo quanto indicato dal manuale contenente le istruzioni di utilizzo e di manutenzione, e che garantiscano che in tale periodo la qualità dell’acqua mantenga le caratteristiche previste dalla legge, che devono essere conformi ai requisiti imposti dal DL n. 31 del 2 febbraio 20001.

Ci attendiamo dunque che, da questo momento in poi, ad ogni apparecchio destinato al miglioramento delle caratteristiche e della qualità dell’acqua, comprese le caraffe filtranti, vengano allegati dei materiali esplicativi estremamente chiari ed esaustivi, così come promesso dal nuovo decreto. In essi dovranno essere precisate istruzioni per il montaggio e per la manutenzione dei dispositivi. Collaudo ed installazione di apparecchi più complessi dovranno essere effettuati dalle aziende competenti nel rispetto di ogni norma di sicurezza. I consumatori dovranno conservare, consultare e seguire attentamente quanto riportato sul libretto di istruzioni consegnato al momento dell’acquisto.

In merito alla promozione del prodotto da parte delle aziende e delle case produttrici, essa dovrà avvenire sulla base di dati scientifici nazionali ed internazionali e potrà contenere argomentazioni riferite solamente alle effettive e comprovate prestazioni di ogni apparecchio. Pare proprio, dunque, che d’ora in poi caraffe filtranti ed altri dispositivi per il trattamento dell’acqua potranno essere acquistati con la certezza che siano sempre pienamente conformi al nuovo regolamento ed alle normative italiane ed europee attualmente in vigore.

Marta Albè

Per approfondire: clicca qui e visualizza il decreto completo

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