Auto elettriche e scooter a zero emissioni al Motor Show 2010: l’elenco completo

Padiglione 30 della Fiera di Bologna: in mezzo alla rumorosa kermesse del Motor Show 2010, c'è un vasto spazio dedicato... al silenzio. Vale a dire: alla mobilità elettrica. Si tratta di Electric City, la “cittadella dell'elettrico” all'interno della quale c'è il mondo dedicato alla mobilità a zero emissioni, nel quale si possono toccare con mano (e provare brevemente) alcune delle auto elettriche che vedremo già nel 2011 o, al più tardi, nei prossimi anni.

Padiglione 30 della Fiera di Bologna: in mezzo alla rumorosa kermesse del Motor Show 2010, c’è un vasto spazio dedicato… al silenzio. Vale a dire: alla mobilità elettrica. Si tratta di Electric City, la “cittadella dell’elettrico” all’interno della quale c’è il mondo dedicato alla mobilità a zero emissioni, nel quale si possono toccare con mano (e provare brevemente) alcune delle auto elettriche che vedremo già nel 2011 o, al più tardi, nei prossimi anni.

Accanto ad Electric City, il Motor Show edizione 2010 presenta una ricca anteprima dell’attuale panorama elettrico. Nei giorni scorsi, vi avevamo dato una prima anticipazione sulle novità a emissioni zero del mercato. Ecco, ora, un elenco più completo.

Audi

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La Casa dei Quattro anelli espone laA1 e-tron, versione ibrida extended range della “piccola” di casa che ha debuttato alla fine dell’estate. Si tratta di una concept equipaggiata con un motore elettrico da 61 CV – 45 kW e 150 Nm di coppia, alimentato da batterie al litio da 12 kWh ricaricabili sia attraverso le comuni “prese” domestiche che mediante le colonnine per la ricarica. In modalità esclusivamente elettrica, la A1 e-tron percorre, secondo il costruttore, 50 km, al termine dei quali entra in funzione un piccolo motore a pistone rotativo Wankel da 250 cm3 e 20 CV, che durante la marcia ricarica la batteria. Autonomia complessiva di 200 km e consumo di carburate di appena 1,9 litri per 100 km.

Citroen

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La Casa francese espone alla kermesse di BolognaFiere la C-Zero e la Survolt. Vettura da città la prima, concept la seconda. Per la C-Zero, che nelle scorse settimane è stata presentata ad H2Roma in possibilità di noleggio a lungo termine (60 mesi e 50mila km a 548 euro mensili compresi di manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione RC, incendio – furto, danni ulteriori, sostituzione pneumatici e traino) è una “quattro posti – cinque porte” di 3,40 metri di lunghezza, sviluppata secondo una piattaforma comune a Mitsubishi i-MiEV e Peugeot iOn. Alimentata da una batteria al litio sistemata nella parte bassa – centrale del veicolo, garantisce un’autonomia di 150 km per ogni ricarica.

citroen-ds4-survolt-motorshow-bologna-2010La Survolt è un prototipo di vettura sportiva, dalle dimensioni altrettanto compatte della C-Zero (3,85 metri la lunghezza per appena 1,20 di altezza e 1,87 di larghezza), a telaio tubolare e carrozzeria in carbonio, mossa da due propulsori elettrici da 300 CV complessivi e alimentati da batterie al litio; le prestazioni indicate dalla Citroen sono da “supersportiva”: 260 km/h la velocità massima, 5 secondi per l’accelerazione 0 – 100. L’autonomia offerta si aggira sui 200 km; per la ricarica, richiede 2 ore.

DR

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Made in Isernia, con componentistica in larga parte cinese. Ecco come il low cost va a braccetto con la mobilità elettrica. La DR, azienda molisana presente sui nostri mercati con la citycar DR1, la “compatta” DR2 e il SUV DR5, si affaccia al settore delle zero emissioni con la DR1 elettrica, che debutta in anteprima al Motor Show. A livello di estetica, è nella sostanza uguale alla “sorellina” a combustione interna; ciò che cambia, è sotto il cofano anteriore, dove è presente un motore elettrico da 40 kW a cambio automatico, alimentato da due gruppi dibatterie al litio, che trovano posto rispettivamente sotto il bagagliaio e sotto il sedile posteriore. È sicuro il suo imminente ingresso sul mercato; per questo se ne conosce già il prezzo di vendita: 26mila euro, cifra che la pone attualmente in assoluta competizione con le altre proposte elettriche.

Estrima

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Tutto italiano, dalla testa ai piedi (o meglio: dal tettuccio alle ruote), il Birò, quadriciclo elettrico prodotto dalla Estrima, e che secondo i dati di produzione è il quadriciclo a zero emissioni più venduto in Italia, trova spazio anche al Motor Show. In anteprima c’è laversione commerciale del Birò, che il costruttore di Pordenone ha battezzato “Van”: resta a due posti come la versione “base”, ma alle spalle di conducente e passeggero mostra unvano di carico da 300 litri o 200 kg (contro i 90 del Birò “base”). Per far fronte alleaumentate possibilità di utilizzo, la Estrima ha comunicato che la versione “commerciale” avrà una maggior autonomia: 70 km contro i 50 km del Birò attualmente in commercio.

Fiamm

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L’azienda di batterie con sede in provincia di Vicenza non è un costruttore di veicoli elettrici, ma è lo stesso presente al Motor Show con una sua personale interpretazione sul tema Fiat Panda. La vettura presente alla kermesse bolognese, infatti, è una Panda elettrica, equipaggiata con un motore a zero emissioni da 38 CV – 28 kW e alimentata con batterie Fiamm Zebra Sonick (costruite in Svizzera, dalla FZ Sonick, partner tecnico dell’azienda veneta per la mobilità elettrica), che sfruttano il “sale” (in questo caso: nickel sodio cloruro – Ni-NaCl) per l’accumulo dell’energia. Questa tecnologia rende le batterie riciclabili al 100% e permette loro di essere sottoposte a numerosi cicli di carica e scarica senza sbalzi termici. Questo tipo di batterie è già stato sperimentato negli automezzi pubblici di Bologna, Firenze e Roma e in una flotta di 250 Citroen Berlingo First elettriche destinate alle Poste francesi.

Fiat

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Per il massimo marchio nazionale, ci vorrebbe un discorso a sé stante. Non fosse altro per l’esordio al Motor Show di una vettura elettrica “ufficiale” del Lingotto (ricordiamo che, finora, le proposte – Fiat nella mobilità elettrica di ultima generazione sono sempre state appannaggio di aziende esterne, come la MicroVett, peraltro anch’essa presente al Motor Show). A quanto pare, quest’anno – forse pressati dalla corsa all’elettrico a livello mondiale (e sperando che non si tratti di una “moda” passeggera!), i vertici della Fiat hanno iniziato a volgere il proprio sguardo in questo settore. E, dopo l’anteprima mondiale al Salone di Detroit, ecco la première europea per la Fiat 500 elettrica, per la quale è stata anche indicata la data del debutto: nel 2012, e negli USA. In effetti, la “compatta” dall’immagine più trendy del Lingotto è stata sviluppata in collaborazione con la controllata Chrysler, e sarà prodotta negli stabilimenti di Auburn Hills, nel distretto motoristico di Detroit e quartier generale del Gruppo americano. La 500 a zero emissioni si presenta equipaggiata con un motore elettrico ad alta potenza, alimentato da una batteria al litio sviluppata dalla SBLiMotive (azienda sorta da una joint venture fra la Samsung e la Bosch). È probabile il suo arrivo, a breve – medio termine, anche sulle nostre strade.

Great Wall

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L’”offensiva cinese” arriva all’elettrico. Il marchio Great Wall (“Grande Muraglia”, tanto per sottolineare l’appartenenza dei suoi prodotti al Paese del dragone che, insieme all’India, sta facendo le scarpe a tutto il mondo per sviluppo commerciale) espone, fra le vetture presenti al Motor Show (e in anteprima per l’Italia), la concept elettrica Kulla. Si tratta di una citycar,declinata in due versioni: a tre e a cinque porte, caratterizzata da una estrema leggerezza – appena 500 kg per la “due posti” (e speriamo che questo non implichi una rischiosa riduzione della sicurezza per i passeggeri). Equipaggiata con un motore elettrico e alimentata da batterie al litio per le quali il costruttore assicura una durata di cinque anni e 2mila ricariche, possiede un’autonomia di 140 km (tre porte) e 160 km (cinque porte). È, tuttavia,un prototipo, dunque bocche cucite su una eventuale produzione in serie.

Micro-Vett

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Anch’essa italiana, la Micro-Vett è in più fra le prime aziende a livello internazionale ad essersi interessata di soluzioni per la mobilità elettrica (opera dal 1986 nella produzione di veicoli elettrici e ibridi). Il padiglione dedicato ad Electric City del Motor Show mette a disposizione del pubblico la 500 elettrica, primo esempio di propulsione a emissioni zero (sviluppata nel 2009) per la baby Fiat. Presso lo spazio di esposizione, la Micro-Vett presenta due esempi di trasporto commerciale urbano eco friendly: il Fiorino elettrico e il Ducato Metropolis elettrico.

Mitsubishi

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Sarà al Motor Show, ma anche nei supermercati (questi no, però: non in Europa, ma solo in Giappone). In questi giorni, proprio mentre la Mitsubishi i-MiEV viene esposta al Motor Show, la Casa giapponese ha comunicato un accordo con la catena commerciale Yamada-Denki per l’esposizione e la vendita della nuova citycar elettrica in 17 punti vendita di Tokyo, Kanagawa e Saitama. È una piccola “nota di colore” a proposito della i-MiEV, fresca di avvio di produzione in Europa (a breve inizierà ad essere prodotta anche negli USA), che la Mitsubishi espone al Motor Show. La vettura è stata sviluppata “in comune” con Citroen (C-Zero) e Peugeot (iOn) e viene equipaggiata con un motore elettrico da 47 kW e 180 Nm di coppia.

Nissan

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È… onnipresente (come le proposte di altri costruttori, del resto); ma la Nissan Leaf arriva al Motor Show fresca del titolo di Auto dell’anno 2011, ottenuto nei giorni scorsi. La prima“familiare a cinque porte” del costruttore giapponese (e prima vettura a zero emissioni ad aver ottenuto il riconoscimento di Car of the Year) sarà in vendita, in Giappone, il prossimo20 dicembre. In Europa e negli USA arriverà nel 2011; la copertura mondiale sarà garantita, assicurano i vertici della Casa, nel 2012. Sul mercato nazionale, la Leaf costal’equivalente di 34mila euro, che possono scendere di circa 7mila euro grazie agli incentivi 2010 tuttora in corso in Giappone.

Opel

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Nei giorni scorsi ha avuto un “battesimo istituzionale” alla presenza, in due appuntamenti distinti, del sindaco di Roma, Gianni Alemanno e del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. Per “tutti gli altri” (ovvero: i clienti che… la pagheranno), la Opel Amperadebutterà sul mercato nel 2011. Per il momento, la prima “ibrida extended range” del marchio di Russelsheim prosegue il proprio tour di anteprima nelle kermesse di tutto il mondo. Non poteva mancare il Motor Show, dove i visitatori possono osservare allo stand Opel la “familiare” realizzata in piattaforma comune con la “sorella” Chevrolet Volt. La Ampera viene equipaggiata da un motore elettrico e da un propulsore a benzina, che entra in funzione non appena si esauriscono le batterie al litio, e che dunque ha la funzione di generatore per queste ultime.

Peugeot

Quanto costa la mobilità elettrica? È presto detto: 500 euro al mese, per 48 mesi e 40mila km, “tutto compreso” (manutenzione e assistenza). Un equipaggiamento disponibile e due combinazioni per i rivestimenti interni. La Peugeot iOn si presenta così al debutto sul mercato e al Motor Show. La “compatta” della Casa del Leone condivide l’impostazione tecnologica e la piattaforma con la Citroen C-Zero e la Mitsubishi i-MiEV, e come le “sorelle” ha un’autonomia di 150 km e consente una velocità massima di 130 km/h.

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La seconda proposta vicina alla commercializzazione per il marchio Peugeot è la 3008 Hybrid4, attesa sul mercato nella seconda parte del 2011. La vettura viene equipaggiata dal turbodiesel 2.0 HDI da 163 CV che dà il moto alle ruote anteriori, e da una unità elettrica per le ruote posteriori, che agisce col recupero dell’energia cinetica nelle fasi di decelerazione e conferisce alla berlina la trazione integrale.

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Il panorama della mobilità eco friendly di Peugeot si completa con la EX1, concept che debutta in una kermesse dedicata alle auto. La EX1 è una roadster a due posti, realizzata in omaggio ai primi 200 anni del Marchio del Leone, equipaggiata con due motori elettrici(uno per ogni asse) da 340 CV totali e 240 Nm di coppia per ciascuno. Il telaio èmonoscocca in fibra di carbonio, stesso materiale per la cellula dell’abitacolo. La EX1 è gà stata protagonista di una serie di primati, realizzati alla fine della scorsa estate sul circuito di Montlhéry, nei pressi di Parigi.

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Passando alle realtà a due ruote, la Peugeot espone al Motor Show lo scooter elettrico Vivacity, già presentato nelle scorse settimane all’Eicma di Milano e ad H2Roma dopo un 2009 che lo ha visto debuttare in veste di concept. Atteso sul mercato nei primi sei mesi del 2011, il Peugeot Vivacity è alimentato da batterie al litio che ne permettono un’autonomia di45 km (nei percorsi cittadini) o 60 km a velocità costante.

Piaggio

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Ricordate Overland 13, la spedizione dall’Italia a Shangai della quale GreenMe.it, nei mesi scorsi, ha dato notevole risalto? Ebbene: uno dei protagonisti del raid, che si è concluso lo scorso 28 ottobre, viene esposto al Motor Show. È uno dei quattro Piaggio Porter Electric “a guida intelligente” che hanno portato a termine il lunghissimo viaggio (quasi 26mila km). Il Porter a zero emissioni è stato sviluppato dall’azienda di Pontedera in collaborazione con il VisLab dell’Università di Parma. Equipaggiato con il motore elettrico di serie(evoluzione di quello che debuttò nel 1994, che ne fa uno dei veicoli elettrici più longevi della storia dell’autotrazione), che garantisce al simpatico minivan un’autonomia di 110 km e 55 km/h di velocità massima, il Porter “hi tech” di Overland 13 è stato dotato di un laboratorio interno formato da dispositivi elettronici di percezione, decisione e controllo, in modo da essere guidato in tutta sicurezza senza il conducente, e alimentati a loro volta da pannelli solari sistemati sul tetto.

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Ovviamente, le proposte “ecologiche” Piaggio – il Porter Electric Power “di serie” e la simpaticissima Ape Calessino destinata al trasporto di persone, sulla falsariga degli Ape “taxi” di Capri – sono anch’esse presenti al Motor Show, e disponibili ai test da parte dei visitatori.

Renault

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Noi di GreenMe.it le avevamo già provate in occasione del Salone di Parigi. La Renault Fluence Z.E., e la Kangoo Express Z.E., sono disponibili ai test drive al Motor Show. Si tratta delle prime due proposte (in ordine di tempo) che il Gruppo di Billancourt metterà in vendita, e che espone insieme alla Twizy, uno “scooter su quattro ruote col tettuccio” da 2,30 metri di lunghezz e declinato in due versioni, che garantiscono una velocità rispettivamente di 45 e 75 km/h. Invariati i tempi di ricarica, che richiede circa tre otre e mezza.

Smart

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Il marchio tedesco è presente al Motor Show con il progetto E-Mobility Italy promosso dall’Enel con la consegna dei primi esemplari di Smart Fortwo Electric Drive ai clienti milanesi e alcune aziende (Arval, Autostrade per l’Italia, Mediaset, McDonald’s Italia, Vodafone Italia, Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Unipol, quest’ultima partner del progetto). Oltre alla citycar a zero emissioni, alla kermesse di BolognaFiere viene esposto, in anteprima nazionale dopo il vernissage del Salone di Parigi e dell’Eicma di Milano, anche l’e-scooter, il primo veicolo a due ruote e a zero emissioni realizzato dalla Smart.

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Lo scooter elettrico viene mosso da un propulsore elettrico da 4 kW, inserito nella ruota posteriore, che offre 45 km/h di velocità massima e un’autonomia di 100 km.

Tazzari

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La factory di Imola gioca quasi in casa al Motor Show. E per questo, ha scelto la vetrina della Fiera di Bologna per la presentazione in anteprima assoluta della Zero Special Edition, versione arricchita da nuovi preziosismi estetici e tecnologici della simpatica citycar a due posti Zero. La Special Edition, in vendita da gennaio a 21990 euro in 999 esemplari, viene equipaggiata con luci diurne a Led, fendinebbia, cerchi in lega da 15” e, a livello tecnico, dal Silent Plus Traction System, trasmissione che promette una maggiore silenziosità rispetto a quella di serie. Saranno disponibili, inoltre, delle batterie “maggiorate” per un’autonomia fio a 160 km.

L’Emilia Romagna gioca “in casa” con l’accordo per lo sviluppo della mobilità elettrica

Se si parla di evoluzione della mobilità, ecco che salta fuori un accordo, che per la prima volta in Italia viene sottoscritto dall’amministrazione regionale. Si tratta dell’agreement sottoscritto in questi giorni, in occasione del Motor Show di Bologna, fra la Regione Emilia Romagna e l’Enel, finalizzato allo sviluppo della mobilità elettrica.

A una prima occhiata, non sembrerebbe un atto rivoluzionario. Invece, il fatto inedito sta in uno dei soggetti che hanno siglato l’accordo: la Regione. Finora, infatti, nel nostro Paese erano stati i Comuni gli unici Enti locali a impegnarsi con le utility per la realizzazione di progetti di sviluppo della mobilità a zero emissioni (due esempi, per tutti, arrivano dall’e-Mobility dei mesi scorsi, che ha messo su strada un centinaio di Smart Fortwo Electric Drive a Pisa, Milano e Roma; e da E-moving stipulato a Milano e Brescia fra A2A, Renault e leamministrazioni comunali).

In questo caso, la Regione Emilia Romagna ha programmato un accordo “centrale” e che riguarda tre aree urbane: Bologna, Reggio Emilia e Rimini, e che riguarda la realizzazione di una serie di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici dedicati al trasporto privato e pubblico, di persone e di merci.

Nel dettaglio, il programma, secondo quanto espresso dall’assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti, Alfredo Peri, “È finalizzato allo sviluppo, per i prossimi 10 anni, di una massiccia innovazione, per tecnologia e innovazione, sulla mobilità elettrica. E già dall’anno prossimo inizieremo a vedere i primi risultati dell’accordo”. Il programma prevede l’installazione complessiva di 60 colonnine per la ricarica per tre differenti indirizzi da conferire alla mobilità elettrica, ciascuno di questi più connesso alle caratteristiche delle tre città, tenuto conto delle esigenze dei soggetti che le utilizzeranno, dei volumi di traffico pubblico e privato.

Per Bologna, il piano sarà più finalizzato alla mobilità metropolitana; a Reggio Emilia, dove già esiste un programma di sviluppo della mobilità a zero emissioni (una flotta di auto elettriche attive dal supporto della Til srl), offrirà l’esperienza in questo campo; Rimini si rivolgerà ai flussi turistici.

Faranno parte della sperimentazione una serie di servizi di infomobilità e di gestione delle soste; l’Enel avrà il compito di assistere gli Enti locali nei rapporti con i costruttori automobilistici per attivare o sviluppare nuovi programmi.

Mentre ci si prepara a una “disputa di ferro” per le spine

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Standard europeo, quale standard? Il momento attuale, ovvero la progressiva attenzione del mondo dell’auto verso la futura mobilita, impone una riflessione sulle infrastrutture, che saranno l’ago della bilancia dei trasporti. Se, infatti, si sviluppano i modelli elettrici, è forse più importante la realizzazione delle reti di ricarica.

Su questo aspetto, a livello internazionale si assiste già a una disputa “a due” tra Francia e Germania, ciascuna delle due vuole che le auto elettriche siano alimentate alle colonnine di ricarica e ricevano corrente dai connettori installati sulle auto, entrambi realizzate secondo i propri standard.

Si tratta dei connettori Mennekes ed EV Plug Alliance. Tedesco il primo, francese il secondo. Il connettore Mennekes, sviluppato dall’omonima azienda, è un dispositivo trifaseche assicura la ricarica (anche “rapida” e “fast grid”, cioè gestisce il trasferimento di corrente dalla colonnina all’auto e viceversa) fino a una tensione di 500 V – 63 Ampère. Il connettore EV Plug Alliance, realizzato dalla joint venture italo – francese Scame Parre, Schneider e Legrand, è stato sviluppato in tre tipologie, compresa quella per la ricarica veloce (anche qui trifase da 500V), ed è equipaggiato con gli shutter, ovvero delle protezioni ai cavi che impediscono di toccare i fili o infilare nella “presa” qualsiasi corpo estraneo.

Quale sarà il sistema preferito, è difficile anche solo ipotizzarlo. Siamo di fronte a un affare da miliardi di euro, visto che per gli anni a venire in Europa è attesa una semina di decine di migliaia di colonnine per la ricarica. Ci si augura solo che, entro pochi mesi, la Comunità europea decida quale sarà lo standard da adottare.

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