Giardinaggio e orti urbani: i 10 errori dei principianti

Siamo stati tutti “giardinieri” in erba e abbiamo commesso errori più o meno gravi che spesso hanno segnato drammaticamente lo sviluppo delle nostre piante. Ma come si sa, non si finisce mai di imparare e gli errori, senza i quali non saremmo in grado di ampliare le nostre conoscenze, ci accompagneranno sempre, fin quando non appenderemo la pala al chiodo.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: il giardinaggio è un hobby sano, rilassante e se fatto con passione e cura sarà in grado di darci moltissime soddisfazioni soprattutto nel momento in cui magari riusciamo a godere dei “frutti” del nostro piccolo orto urbano coltivato sul balcone o sul terrazzo di casa.

Ma, come molte altre passioni, richiede un bagaglio non indifferente di nozioni e tanta tanta pratica. Siamo stati tutti “giardinieri” in erba e abbiamo commesso errori più o meno gravi che spesso hanno segnato drammaticamente lo sviluppo delle nostre piante. Ma come si sa, non si finisce mai di imparare e gli errori, senza i quali non saremmo in grado di ampliare le nostre conoscenze, ci accompagneranno sempre, fin quando non appenderemo la pala al chiodo.

Spesso gli sbagli che caratterizzano gli inizi possono rendere questa fase decisamente scoraggiante. Trovarsi di fronte ad una landa desolata quando avevamo fantasticato per mesi su succosi pomodori e prati in fiore non è certo un’esperienza esaltante.

Per questo motivo abbiamo pensato di riassumere i dieci errori più diffusi ed i modi migliori per evitarli.

L’acqua questa sconosciuta

Uno degli errori più diffusi tra i neofiti è quello relativo alla innaffiatura delle piante. Sono tantissime quelle che muoiono perché lasciate in terreni troppo aridi e altrettante che annegano letteralmente in abbondanti litri di acqua. Per risolvere questo problema bastano due semplici regole:

  • Conoscere bene le specie di piante che si desidera coltivare in modo da fornire la giusta quantità d’acqua al terreno.
  • Controllare costantemente il substrato. Basterà infilare un dito fino alla seconda nocca nel terreno per capire se è secco e se necessita di una nuova innaffiatura.

Pianta sbagliata in posto sbagliato

Se state cercando di far crescere dei pomodori su una parete esposta a nord sotto un maestoso acero avrete certamente bisogno di molta fortuna. Questo sarà forse un esempio estremo ma conoscere bene le caratteristiche e le esigenze delle piante da coltivare vi renderà tutto più semplice. Sapere se necessitano di molto sole o amano godere dell’ombra in un luogo asciutto o magari estremamente umido vi permetterà, non senza fatica, di ottenere ottimi risultati. Assicurarsi di acquistare le piante che meglio si adattano alle caratteristiche del vostro giardino vi permetterà inoltre di evitare problemi di parassiti e malattie.

Non rispettare le distanze di sicurezza

Conoscere bene ciò che si vuole coltivare vuol dire anche sapere quanto crescerà ed in quanto tempo. Molto spesso restiamo affascinati dalle piantine in vaso che troviamo nei vivai, ignorando ciò che diventeranno in pochi anni. Rispettate sempre le distanze che vi vengono consigliate dal vostro vivaista di fiducia o quelle che troverete sui libri di giardinaggio. Così eviterete che in breve tempo le piante entrino in competizione tra loro per la luce ed il nutrimento. Se gli spazi lasciati tra loro non vi piacciono potete riempirli, per i primi due anni, con piccole piantine fin quando gli alberi non saranno cresciuti a dovere.

Non conoscere la propria Zona Climatica di Tolleranza

La maggior parte dei manuali di giardinaggio e dei cataloghi di fiori e piante fanno riferimento alle Plant Hardiness Zones, ossia alle Zone di Rusticità delle Piante, chiamate anche Climate Zones (Zone Climatiche di Tolleranza) o Growing Zones (Zone di Coltivazione).

Tali zone rappresentano un’utile guida per aiutarci a conoscere quali piante coltivare nelle aree in cui viviamo in modo da non acquistare cose che moriranno presto poiché non adatte al nostro clima.

Concimare in modo casuale

Spesso siamo portati a pensare che se una dose di concime fa bene al terreno, due sono ancora meglio. Mai errore fu così madornale!

Anche se utilizziamo fertilizzanti organici di qualità e non quelli chimici è sempre meglio seguire le indicazioni riportate sulla confezione ed utilizzare le dosi consigliate. Una concimazione in eccesso può portare ad uno sviluppo accelerato e irregolare delle piante con conseguenti malattie e parassitosi. Quindi anche se utilizziamo concimi organici ed ecocompatibili (magari quelli ricavati dal nostro compost) non dimentichiamo che è meglio non esagerare.

Non effettuare la pacciamatura

Con il termine pacciamatura, si intende quel processo che imita quello che avviene naturalmente nei boschi e che consiste nel ricoprire il terreno con uno strato di materiale organico, quali legni, foglie, erba tagliata, che impedisce la crescita di erbacce e mantiene elevata l’umidità del suolo e la sua temperatura. Questo rende il terreno ottimale per la crescita delle nostre erbe aromatiche, delle verdure e degli alberi. Quindi ricordiamoci di creare uno strato di materiale organico di almeno 8-10 centimetri, soprattutto nei mesi invernali.

Non preparare adeguatamente il terreno

Questo è un problema piuttosto diffuso. Si tende a pensare che sia sufficiente avere un pezzo di orto o giardino da coltivare, piantarlo ed il gioco è fatto. Poi però ci accorgiamo che le piante, nonostante l’aspetto sano, non fioriscono e non danno i frutti tanto attesi. Questo perché non è stato preparato adeguatamente il terreno prima della semina. Innanzitutto bisognerebbe dissodarlo ad una profondità di almeno trenta centimetri e poi andrebbe aggiunto uno strato di qualche centimetro di ottimo compost organico. In questo modo avremo un terreno ricco di nutrienti e pronto per la semina.

Luce insufficiente

Questo errore è comune a molti neofiti e anche a persone più esperte. Immaginiamo di voler piantare nel nostro giardino una splendida rosa rampicante New Dawn. Questa pianta necessita di una esposizione totale ai raggi del sole e magari il nostro giardino è esposto ottimamente per non più di mezza giornata. L’errore più diffuso consiste nel pensare che quella mezza giornata sarà sufficiente per la crescita della rosa. La pianta vivrà per un po’ ma la sua fioritura sarà sicuramente più modesta e con fiori più piccoli rispetto ad una pianta esposta correttamente alla luce solare. Inoltre sarà maggiormente soggetta a malattie e parassitosi.

Allo stesso modo si avranno problemi con l’orto. La maggior parte dei vegetali necessita di almeno sei ore di esposizione al sole per crescere correttamente e non deludervi con una scarsa resa.

Non conoscere il proprio giardino

L’errore comune di non essere pienamente consapevoli delle caratteristiche del proprio terreno, come ad esempio l’esposizione ai raggi del sole, ci impedisce di iniziare al meglio il nostro lavoro. Sapere se il nostro terreno ha aree più ventose, o è soggetto a forti piogge, o è più o meno caldo o umido è di vitale importanza. Non tenere conto di questi fattori quando si pianta ci espone seriamente a frustrazione e insuccessi. Ecco perché è bene osservare attentamente il proprio giardino, per coglierne l’essenza e le caratteristiche, prima di decidere cosa piantarvi.

Ascoltare gli “esperti”

Può sembrarvi strano concludere un articolo che tratta gli errori dei giardinieri in erba con un suggerimento che invita a non ascoltare gli esperti ma non è così.

Quando ci si dedica con costanza e dedizione al proprio orto o giardino, trascorso un po’ di tempo ad osservare, prendendosi cura delle proprie piante e vedendolo crescere rigoglioso si diventa presto esperti. Nessuno, anche il più incallito dei giardinieri, conosce il vostro giardino come lo conoscete voi.

Qualcuno vi darà saggi consigli mentre altri vi indirizzeranno su una cattiva strada, ma con la fiducia in voi stessi potrete sbagliare da soli e diventare ogni giorno più bravi.

Buona “crescita” a tutti.

Lorenzo De Ritis

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook