Gatto nero: storia dell’antica superstizione (e perché non porta affatto sfortuna)

Scopriamo qualcosa in più di questo splendido animale e soprattutto il perché non porta affatto sfortuna! Il gatto nero è considerato uno degli animali più affascinanti del pianeta. Tuttavia, è frequentemente oggetto di credenze superstiziose e miti che possono persino minacciare la sua vita. Scopriamo qualcosa in più di questo splendido animale e soprattutto il perché non porta affatto sfortuna!

I gatti neri sono creature affascinanti, eppure sono tanti quelli che continuano a credere che averne uno in casa o vederne uno che attraversa la strada, porti sciagura e disgrazia. Le superstizioni legate al gatto nero sono tantissime, ma prima di raccontarle, scopriamo qualcosa in più su questo animale a cui è dedicata anche una giornata internazionale che si celebra il 17 novembre.

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Gatto nero: aspetto e dimensioni

Cute kitten staring at camera, fluffy fur in black background generated by artificial intelligence

Il gatto nero, come dice la denominazione spessa, è caratterizzato da una pelo tutto nero, anche se a volte alcune zone del corpo possono essere marrone scuro o bruno rossastro. Queste sfumature che di solito sono più visibili nell’addome, vengono messe in risalto dalla luce del sole.

Altrettanto affascinanti sono gli occhi che di solito sono gialli o di un colore molto simile all’ambra, ciò è dovuto all’alta concentrazione di pigmento di melanina.

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Gatto nero: carattere

Come dicevamo, al contrario di ciò che spesso si crede, il gatto nero ha un buon carattere: educato, fedele e soprattutto molto predisposto a socializzare. Tuttavia, la sua indole è quella di uno spirito libero, per cui appena può ama gironzolare da solo e rimanere per ore e ore a contatto con la natura.

Secondo alcuni esperti del comportamento felino ci sono delle differenze tra gatto nero femmina e maschio. Le femmine sarebbero più irascibili, mentre i maschi più tranquilli e sornioni. Ma in generale, vengono considerati come dei felini leali e poco propensi all’aggressività verso i propri simili. Insomma, hanno una cattiva reputazione, ma al contrario sono dolci, prudenti e amano essere coccolati.

Gatto nero: razze

Se pensate che i gatti neri siano tutti uguali vi sbagliate. Ci sono delle razze di gatti in cui il colore nero è quello predominante, vediamo le principali.

Gatto nero Bombay

Il Bombay è il gatto nero per eccellenza e il suo aspetto ricorda quello di una piccola pantera. Si tratta di una razza di origine statunitense risultato dall’incrocio tra il gatto americano a pelo corto e il gatto burmese.

Il gatto nero Bombay ha i tipici occhi gialli, miagola poco ed è anche un po’ ingordo! Molto fedele e attaccato alla famiglia, è un felino casalingo e non particolarmente dotato di istinto di sopravvivenza. Ma se da un lato adora la compagnia degli umani, difficilmente tollera la presenza di altri felini, al contrario potrebbe andare molto d’accordo con i cani.

Il gatto nero Bombay adora poi giocare, per questo è un’ottima compagnia per i bimbi, anche se detesta essere disturbato dai rumori.

Gatto nero Devon rex

Anche nella razza Devon rex ci possono essere esemplari di colore nero (anche se non completamente) che hanno un corpo snello e muscoloso, ma di certo la loro caratteristica più simpatica è la testa che sempre un piccolo triangolo.

Questo gatto nero, infatti, ha la testa leggermente più lunga che larga e il muso corto ben sviluppato, con il mento forte, gli zigomi e i cuscinetti portabaffi prominenti. Le orecchie, molto aperte alla base, sono grandi e vanno curate con attenzione. Il pelo è corto e ondulato, mentre il carattere di questo gatto nero è allegro e vivace.

È un felino che si fida per natura, ma ama stare in luoghi appartati e soprattutto al caldo! Questo bel micione è anche estremamente sensibile e ha bisogno di tanta compagnia e attenzioni perché non vuole stare da solo. È un giocherellone e sempre attento a ciò che gli succede attorno.

Gatto nero Persiano

Anche tra i persiani esiste il gatto nero, un felino molto affascinante originario appunto della Persia che ha un aspetto molto robusto, la testa rotonda e larga, un naso schiacciato e gli occhi molto particolari: arancio scuro o addirittura color rame.

La caratteristica del gatto nero persiano è il pelo folto e lucente che non ha alcuna sfumatura. È un amico fedele, dolce e affettuoso, ma a tratti può mostrarsi diffidente e sospettoso con gli estranei, al contrario è molto socievole con gli altri gatti.

Altre razze

Tra le razze dove il colore nero può essere predominante ci sono ancora il gatto nero Angora, il Maine coon che è un felino più grande rispetto ai comuni gatti e il Siberiano che è nativo della Russia con oltre mille anni di storia. Infine lo Sphynx o gatto egiziano non ha pelo, ma la loro pelle può avere diversi colori, tra cui il nero.

Ci sono poi tante altre razze in cui è possibile trovare delle sfumature che vanno sul nero, noi come sempre, nella scelta di un amico a quattro zampe consigliamo sempre di far visita alle colonie o di salvare qualche trovatello di strada, senza badare ad una o altra razza, perché l’affetto non ha pedigree.

Gatto nero e superstizione nel mondo

Dopo aver raccontato qualcosa in più del bellissimo gatto nero, vediamo adesso il perché è da sempre vittima di superstizioni e leggende. Partiamo da una domanda: il gatto nero porta fortuna o sfortuna?

Intanto diciamo che i paesi in cui si crede che il gatto nero porti sfortuna sono tra gli altri, gli Stati Uniti, la Spagna e l’Italia, mentre in paesi come la Scozia, il Giappone e l’Inghilterra, tanto per citare alcuni esempi, il gatto nero è simbolo di fortuna e si pensa che averne uno in casa significhi prosperità. Non dimentichiamo poi che nei paesi anglosassoni il gatto nero veniva addirittura tenuto sulle imbarcazioni per propiziare protezione in mare.

Ancora, in Germania se un gatto nero attraversa la strada da destra a sinistra in genere si pensa porti sfortuna; al contrario, da sinistra a destra, porterà fortuna. In Cina in tanti credono che i gatti neri siano portatori di fame e di povertà, mentre in Lettonia la nascita di gattini neri indica che ci sarà un buon raccolto.

Gatto nero: porta sfortuna?

Quante volte siete rimasti paralizzati davanti a un gatto nero che vi ha attraversato la strada? Ci auguriamo nessuna, ma purtroppo ci sono tante persone che associano il gatto nero alla sventura.

Il perché va ricercato nelle superstizioni che sono nate a partire dal Medioevo, è proprio da lì, che è partita questa sciocca diceria. All’epoca ci si spostava con le carrozze e poteva capitare che nelle strade buie, i cavalli venissero spaventati dagli occhi dei gatti neri o da un loro improvviso attraversamento.

I cavalli imbizzarrendosi creavano scompiglio tra i passeggeri, da qui la leggenda che i gatti neri fossero controllati direttamente dal demonio. Ma a ricamare la storia, nel 1200 ci fu anche Papa Gregorio IX che aveva ribattezzato il gatto nero come federe amico delle streghe, dando così il via libera ad una caccia spietata.

In generale, per tutto il Medioevo, il gatto nero viene considerato come un amico del demonio e diversi Papi ordinarono di bruciarli durante le feste popolari. Ma perché il gatto nero veniva associato al diavolo? L’unica risposta possibile è: per ignoranza. Il colore nero era simbolo di lutto e i suoi occhi gialli e brillanti nella notte incutevano timore.

E ancora, altre leggende narrano che l’arrivo di un gatto nero portava con sé anche quello dei pirati, poiché questi felini viaggiavano spesso sulle navi per cacciare i topi dalla stiva.

Gatto nero: animale sacro

Mentre nel Medioevo i gatti venivano perseguitati e uccisi, nell’antico Egitto, il gatto nero e i felini in generale, venivano adorati. Non a caso, la Dea Bastet viene rappresentata come un bellissimo gatto nero o una donna con una testa di gatto.

Questa divinità era un simbolo positivo di armonia e felicità, protettrice della casa, custode delle donne incinte e capace di tenere lontani gli spiriti maligni.

Nella mitologia egizia anche la sorella di Bastet, Sekhmet, è raffigurata con sembianze feline. Ma in generale, i gatti erano animali sacri e chi ne uccideva uno, era punito severamente.

Simbolo delle forze del bene, grazie ai loro occhi luminosi, il gatto nero veniva preservato in tutto e per tutto. In caso di incendio ad esempio, non si poteva scappare senza aver salvato prima il gatto e se malauguratamente ne moriva uno, la famiglia teneva il lutto.

Gatto nero: porta fortuna

Accanto alle superstizioni ci sono le leggende più positive che valorizzano il gatto nero in tutta la sua bellezza. Ad esempio, nell’antica Roma i gatti erano considerati dei portafortuna, per cui dopo la loro morte, era usanza bruciarli e poi spargerne le ceneri per augurarsi un buon raccolto. In tanti altri Paesi, avere un gatto nero a casa è simbolo di prosperità e buon auspicio.

Per esorcizzare forse la paura legata a una visione negativa del povero gatto nero, nel 1969 Franco Maresca, Armando Soncillo e Framario hanno composto una delle canzoni più famose della storia dello Zecchino d’Oro, cantata dal piccolo Vincenzo Pastorelli: “Volevo un gatto nero”, un simpatico ritornello che ci fa riflettere su quanto ingiustamente sia trattato questo dolce felino.

Gatto nero in sogno

Cosa significa sognare un gatto nero? Secondo l’interpretazione dei sogni un gatto nero nei sogni potrebbe essere associato ad un tuo bisogno di indipendenza e ribellione verso imposizioni troppo soffocanti. Oppure il colore nero potrebbe enfatizzare la connessione con il mistero e l’inconscio, e quindi essere un invito ad aprirti verso questa dimensione, a fidarti di più del tuo istinto. E il numero da giocare al lotto è ovviamente il 17!

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