Le candele che non fanno male

Un bagno agognato, una notte da sogno, una cena organizzata nei dettagli, un cattivo odore da coprire....Valide alleate, le candele, ma sono anche innocue come sembrano?

Belle, profumate, silenziose, decorative e tanto, tanto evocative ! Un bagno agognato, una notte da sogno, una cena organizzata nei dettagli, un cattivo odore da coprire….Valide alleate, le candele, ma sono anche innocue come sembrano?

No, purtroppo. Il mercato delle candele è strapieno di prodotti realizzati con materie prime non sicure, paraffine sature di policiclici aromatici, benzene o zolfo, profumate con additivi a base di solventi al piombo, stoppini con anime di nylon o piombo, e altro ancora. L’inquinamento provocato da queste sostanze, è in proporzione maggiore rispetto al fumo passivo provocato dalle sigarette. Secondo uno studio della rivista New Scientist, quando si bruciano candele di bassa qualità, vengono liberate nell’aria particelle di piombo con concentrazioni ben 13 volte superiori a quelle consentite.

Tra i principali imputati vi è la paraffina, contenuta nella stragrande maggioranza delle candele in commercio. Già, la paraffina, derivato del petrolio, bianca, inodore, può essere micidiale per la salute, ma anche commestibile, o quasi. La paraffina alimentare, usata per alcuni formaggi o salumi, è pressoché commestibile. Per quanto riguarda le candele, dipende dalla raffinazione, se è al 100% stiamo più sicuri.

La paraffina non è però l’unica colpevole. Lo stoppino, se in nylon, sprigiona diossine. E le profumazioni, spesso ottenute con sostanze chimiche tossiche o irritanti, sono capaci di provocare effetti dannosi per la salute. E lo stesso si riflette sugli incensi.

Le alternative naturali

Dal 2000, anno spartiacque nel mercato delle candele in Italia, il consumo è passato da 40gr. pro-capite a circa 100 gr. Sull’affare si sono lanciati anche produttori meno competenti o più smaliziati, il cui plus è soprattutto il prezzo.

E allora eccole, un po’ più costose ma naturali e non inquinanti, le alternative alle candele nocive.

La cera d’api è certamente la più conosciuta. Prodotta da scorie delle api, ha un colore più caldo della paraffina, e il fumo è più sottile.

La stearina, mix di acido stearico e acido palmitico, provenienti da olii naturali, è totalmente biodegradabile.

Le cere vegetali, come quelle di soia o di palma, invece provengono da prodotti oramai a noi noti. Ed incredibilmente duttili.

In sostanza, dopo aver letto l’etichetta, le candele vanno preferite di provenienza certa, di materiali naturali e non profumate. L’ambiente e l’evocazione sono salvi; per i profumi, potremo sempre contare su qualche altro rimedio.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook